di Adamo Musella
Presentazione
A volte si pensa a ciò che rimane. A tutto quello che rimane sul fondo di una storia. Rimangono ombre non lavate e false prospettive. E' la nostra incapacità di vivere nel reale, nel presente, a farci girare in tondo fino a tornare qui. Dove la confusione e la mancanza di ogni indicazione possibile sono ciò che normalmente si trova dietro ogni fondale dipinto dai nostri silenzi. E certo vorrei poter dire che chiarezza e determinazione sono punti fermi, vorrei poter indicare le cose col giusto nome e saper ritrovare ogni volta quella sensazione di già visto o già sentito fra le persone. Come la prima volta d'ogni cosa, quando tutto è ancora oscuro e i fili tramano nell'ombra. Quando il tempo è ancora da costruire e l'attesa non ci appartiene.
Dario
 Poesia
La calda notte mi arma la mano, le dita ansiose stringono forte la penna, il foglio bianco mostra chiaro il bersaglio, le mani affusolate ne nascondono la visuale, i miei occhi si spingono lontano superando il presente, i ricordi dolci vivono solo il primo incontro, la mia prima emozione torna a quella sera di mare, la spiaggia affollata non nasconde la figura netta, le mie ginocchia sono ancora bagnate in quella notte che non è ancora passata, la luce del sorriso non popola più il giorno dopo, le mie speranze salite su un treno in direzione opposta, gli occhi verdi donati ad altro, i miei desideri fermi ancora sulla punta di questa penna persi su un foglio bianco smarrito da tempo.
 Il foglio bianco by Adamo Musella is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
 Photo: Pen and Paper by Athena is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
|