di Stellagreca e Adamo Musella
Padre ombroso eri austero nei miei ricordi, silenzioso ai miei lamenti. Reggevi il peso di vita la mia acerba marcava il capo segnava le braccia fluttuanti nel vento fresco sul mio viso vedetta all'orizzonte sicura sui mie piedi ancorati ai tuoi nella nuda terra scura agli occhi vitale al tatto. Le foglie han scandito le ore di anni passati e dolori subiti Una piega è rimasta sul cuore a memoria di lacrime antiche di ricordi piantati ma scostati con rabbia e mutati in freddo rimorso tra mazzi di fiori appassiti. Il passato è ora canzone note portate su ali sbiadite nell'animo spento su amare certezze. Albero che vivi che regni ancora nel bosco nel profondo dell'essere mio umile antico sordo pilastro sostienimi accompagnami dammi la mano e fai volare ancora sul mio spirito lieve quell'incerto fatato aquilone.
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Photo: ~ Bent with years of a good life ~ Shot Of The Day by SparkyLeigh is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License. |
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