giovedì 30 ottobre 2008

Io sono la tua stella lenta

di Ruit

Presentazione


Una voce, un segno, un punto luminoso in un cielo malinconico affida ai suoi amici fidati, ali nel vento, parole sussurrate ad un ritmo dolce.
La sua presenza è pura essenza, ma la sua forma non si piega alle circostanze e traccia linee dettate da logica e sentimento; pesa il nome e lo diffonde nei pensieri dell’altro, lo espande e lo vincola al ricordo quasi a voler sparire nel buio per preservare il ricordo.
Scappa via, anzi preannuncia la dipartita e scrive note di commiato pur sapendo che l’altro non rincorre ma neppure dimentica.
La richiesta mai convinta, mai accettata diviene argomento di attesa e di trasformazione, un passaggio da nord a sud senza mai incontrarsi, tutto nascosto o forse solo celato sotto la mia stella lenta.

Adamo


Poesia

Io sono la tua stella lenta,
nel fondo di un mare lontano,
quello che attira.
Sono il tuo triste sole,
con il bouquet di ciclamini
sotto la pioggia.
Io sono il tuo nome
pronunciato con i gesti
del vento abbandonato,
sulle rive del silenzio.
Io sono la tua stella lenta!!!
Ma ricordati che non sono
tutto il tuo destino,
sono soltanto una
delle sue possibilità,
racconta di questo
agli uccelli
ai miei fedeli pellegrini di attesa
e quando io smetterò
di venire nei tuoi sogni
e respirare,
voglio che questo sia
un nuovo nome del mondo.
Io sono la tua stella lenta!


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Io sono la tua stella lenta by Ruilt is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

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mercoledì 22 ottobre 2008

Linee passate

di Adamo Musella

Presentazione

Quando arriva la sera, quando arrivano le ultime pagine della nostra vita, ci fermiamo a pensare, a valutare, tutti i momenti della nostra giornata, della nostra vita.
Gli avvenimenti, i segni, gli ostacoli...ognuno di questi ci ha obbligato a fare i conti con i nostri valori, i nostri credo.
Talvolta ci siamo trovati impauriti da ciò che non conoscevamo, talvolta disperati per la profondità del baratro davanti a noi. Ci siamo sentiti persi...come se la speranza stessa forse persa.
Ma poi, toccato il fondo, ci siamo rialzati...forse aiutati dal cielo, forse dalla mano di un amico...o semplicemente da noi stessi.
Quando arriva la sera, possiamo solo affacciarci ad osservare tutte le trasformazioni cui la nostra vita ci ha costretti...se arriviamo a fare questo, possiamo rilassarci...vuol dire che abbiamo vinto noi, e siamo pronti per trascrivere il nostro continuo...

Angelo e Gabriella


Poesia

Attesi la sera

e valutai l’ostacolo,
invocai i numi
e stesi le mani.

Eravamo arbitri.

Filtrai il bagliore
e superai i segni,
chiamai me stesso
e abbandonai le forze.

Eravamo profeti.

Ammonii l’impeto
e glorificai lo spirito,
superai il confine
e sparsi sale.

Eravamo sacerdoti.

Riposai la mente
e rilasciai il respiro,
coniugai il tempo
e trascrissi il continuo.

Eravamo osservatori.

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