giovedì 26 marzo 2009

Vecchio

di Stellagreca e Adamo Musella

Padre ombroso
eri austero nei miei ricordi,
silenzioso ai miei lamenti.
Reggevi il peso di vita
la mia acerba
marcava il capo
segnava le braccia
fluttuanti nel vento
fresco sul mio viso
vedetta all'orizzonte
sicura sui mie piedi
ancorati ai tuoi
nella nuda terra
scura agli occhi
vitale al tatto.
Le foglie han scandito le ore
di anni passati e dolori subiti
Una piega è rimasta sul cuore
a memoria di lacrime antiche
di ricordi piantati
ma scostati con rabbia
e mutati in freddo rimorso
tra mazzi di fiori appassiti.
Il passato è ora canzone
note portate su ali sbiadite
nell'animo spento
su amare certezze.
Albero che vivi
che regni ancora nel bosco
nel profondo dell'essere mio
umile antico sordo pilastro
sostienimi
accompagnami
dammi la mano
e fai volare ancora
sul mio spirito lieve
quell'incerto fatato aquilone.


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Photo: ~ Bent with years of a good life ~ Shot Of The Day by SparkyLeigh is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.