martedì 30 dicembre 2008

Onda

di Laura C.

Presentazione

La distesa immensa si riflette nei miei occhi, i suoni ora forti ora lievi sugli scogli mi ricordano la libertà, quella che vado cercando da una vita intera.
Posso fermare il movimento ma il mio spirito vola facendosi cullare da quel vento fresco di vita che mi conduce lontano superando il momento e i bisogni terreni.
Lascio traccia dei miei viaggi su carta comune che ora trovo bello leggere nella notte a chi mi ha contagiato l'anima con bene e bellezza.
Spengo la luce pensando e preparando i sogni con cui colorare i cielo il giorno dopo.

Adamo


Poesia

sei onda
nel mare della realtà
che né porto, né scoglio
possono fermare
sei schiuma
bianca
fresca
sei angelo
nel paradiso di carta
sei
dolce
come acqua di fiume

ma presente e forte
come il muro d'acqua
che si alza nella notte più nera
e colora d'azzurro il cielo
del nostro
sognare


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mercoledì 3 dicembre 2008

IDORESIDE

di Nelida Ukmar


Abbracciare
la mia solitudine
per baciare l'essenza profumata
di desideri spiati
spianati dallo spasimo
soffocato in sofferenza

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domenica 23 novembre 2008

Senso contrario

di Adamo Musella


Presentazione

… Negli stessi fiumi
Scendiamo e non scendiamo
Siamo e non siamo”.
Eraclito

C’è qualcosa di tremendamente combattuto/sostenuto in Senso Contrario, che provoca e distrae volontà e libertà.
La lotta che s’instaura nei versi è complessa; molteplici identità affascinano e spaventano nel medesimo istante. La duplicità filtrata dal crescente desiderio di inseguire il divino e il terreno, di posare lo sguardo su ciò che è stato e ciò che è o sarà, è una sensazione tangibile. Senso Contrario non è solo questo, è il recupero del senso della vita come ritorno a sensazioni vissute, la scoperta del valore dell’esistenza, il bisogno di conoscere ciò che la ragione umana si domanda da sempre non trovando mai risposta. Alfred Adler scrisse: “Ogni cosa è diversa da come appare”, ma se il salato, risultasse anche essere dolce e viceversa, troveremo mai un equilibrio o dondoleremo sino alla fine su un filo instabile? Ecco il ritorno all’origine apparente col rifiuto dell’infinito…
Ma rifiutare l’infinito significa schematizzare il tempo e Senso Contrario non da l’idea di questo, sarà un altro contraddittorio?

… L’uno in sé discorde
Con sé stesso s’accorda
Come l’armonia dell’arco e della lira”.
Eraclito

Lorella

Poesia

Mi potrai trovare alla foce del fiume
a guardare le acque di terra e di mare
a sentirne sulle labbra il dolce e salato
di un incontro tra parti di mondo
dell'uno dentro l'altra a rimescolarsi,
mostrando fuori scuro e freddo e,
celando dentro un armonico duetto di vita
da cui vorrei estrarre regole e concetti
da donare alla mia vista,
da ricordare nelle notti in cui sarò lontano e,
penserò a quella storia nata in cielo e,
divenuta terrena per un bisogno d'amore
che ora mi spinge alla risalita,
ripercorrendo i miei passi,
scegliendo l'origine apparente,
riassaporando il dolce e,
rifiutando l'infinito.

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sabato 22 novembre 2008

Pergoli

di Nelida Ukmar

Pace silenziosa attraversa i panni appesi
Esco dal buio della solitudine
Rigenerando i fiori nei vasi
Guardo la tua finestra semibuia
Osando pensare che ancora l'ami
Luci spente nel chiaro mezzogiorno
I nostri pensieri volano da pergolo a pergolo


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giovedì 30 ottobre 2008

Io sono la tua stella lenta

di Ruit

Presentazione


Una voce, un segno, un punto luminoso in un cielo malinconico affida ai suoi amici fidati, ali nel vento, parole sussurrate ad un ritmo dolce.
La sua presenza è pura essenza, ma la sua forma non si piega alle circostanze e traccia linee dettate da logica e sentimento; pesa il nome e lo diffonde nei pensieri dell’altro, lo espande e lo vincola al ricordo quasi a voler sparire nel buio per preservare il ricordo.
Scappa via, anzi preannuncia la dipartita e scrive note di commiato pur sapendo che l’altro non rincorre ma neppure dimentica.
La richiesta mai convinta, mai accettata diviene argomento di attesa e di trasformazione, un passaggio da nord a sud senza mai incontrarsi, tutto nascosto o forse solo celato sotto la mia stella lenta.

Adamo


Poesia

Io sono la tua stella lenta,
nel fondo di un mare lontano,
quello che attira.
Sono il tuo triste sole,
con il bouquet di ciclamini
sotto la pioggia.
Io sono il tuo nome
pronunciato con i gesti
del vento abbandonato,
sulle rive del silenzio.
Io sono la tua stella lenta!!!
Ma ricordati che non sono
tutto il tuo destino,
sono soltanto una
delle sue possibilità,
racconta di questo
agli uccelli
ai miei fedeli pellegrini di attesa
e quando io smetterò
di venire nei tuoi sogni
e respirare,
voglio che questo sia
un nuovo nome del mondo.
Io sono la tua stella lenta!


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mercoledì 22 ottobre 2008

Linee passate

di Adamo Musella

Presentazione

Quando arriva la sera, quando arrivano le ultime pagine della nostra vita, ci fermiamo a pensare, a valutare, tutti i momenti della nostra giornata, della nostra vita.
Gli avvenimenti, i segni, gli ostacoli...ognuno di questi ci ha obbligato a fare i conti con i nostri valori, i nostri credo.
Talvolta ci siamo trovati impauriti da ciò che non conoscevamo, talvolta disperati per la profondità del baratro davanti a noi. Ci siamo sentiti persi...come se la speranza stessa forse persa.
Ma poi, toccato il fondo, ci siamo rialzati...forse aiutati dal cielo, forse dalla mano di un amico...o semplicemente da noi stessi.
Quando arriva la sera, possiamo solo affacciarci ad osservare tutte le trasformazioni cui la nostra vita ci ha costretti...se arriviamo a fare questo, possiamo rilassarci...vuol dire che abbiamo vinto noi, e siamo pronti per trascrivere il nostro continuo...

Angelo e Gabriella


Poesia

Attesi la sera

e valutai l’ostacolo,
invocai i numi
e stesi le mani.

Eravamo arbitri.

Filtrai il bagliore
e superai i segni,
chiamai me stesso
e abbandonai le forze.

Eravamo profeti.

Ammonii l’impeto
e glorificai lo spirito,
superai il confine
e sparsi sale.

Eravamo sacerdoti.

Riposai la mente
e rilasciai il respiro,
coniugai il tempo
e trascrissi il continuo.

Eravamo osservatori.

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domenica 21 settembre 2008

Uomo

di Adamo Musella

Presentazione

Già prima di nascere,siamo nati.
Già prima di scegliere,
abbiamo scelto.
Per imparare la lezione
dobbiamo vivere, morire e tornare a vivere,
fino a che saremo completi.
Solo allora avremo imparato,
saremo eterni e liberi,
per aiutare gli altri nei loro percorsi,
per arrivare alla meta,
all’Amore incondizionato.

Annamaria Ribuk

Poesia

Ho sognato di me,
ero scuro,
ero fango,
non ero solo,
la compagnia buttata in un fosso,
armata e abbrutita dall’odio.

La missione, spegnere il sorriso,
inseguire senza sosta il fratello,
armati di punto contro il diverso,
dimenticando l’amico.

Siamo stati uomini,
ora siamo demoni,
naufraghi e soldati.

Abbiamo chiuso le ali,
abbiamo sfoderato gli artigli,
ora laceriamo i sogni,
morendo con i figli.

Siamo stanchi,
pensavamo agli eroi,
ormai siamo soli,
accompagnandoci ai morti.

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venerdì 15 agosto 2008

Gemella

di Adamo Musella

Presentazione

Desideri espressi, nel mondo surreale dei sogni: in un ricordo mai vissuto di una amore onirico. Realtà della visione. Unica, irripetibile ma gemella. Di una vita da vivere, ma già vissuta. Tentativi di un sentire... di una mano da prendere... due labbra da baciare... guarda gli ochhi dell'amata da ritrovare. In una ricerca infinita dell'essenza. In uno sguardo il miracolo è compiuto: dal sogno alla realtà...
Lui la ritrova, in un miracolo d'amore.

Sophie


Poesia

Ti penso ancora,
la notte non è finita,
ti vorrei di nuovo con me e,
il sonno non arriva,
il pensiero non termina nemmeno e,
ti ricordo così come sei.

Sei dai contorni sfumati,
ti avverto in presenza e,
non ricordo la tua forma,
ti scorgo tenue e,
non avverto il tuo abbraccio,
ti respiro sulla pelle.

La tua pelle è come il vento,
ti sento sul mio viso e,
non ostacoli la visuale,
ti porto sulla schiena e,
non provo fatica,
ti stringo la mano.

La tua mano è eterea,
te la prendo in preghiera e,
non nascondi le mie,
ti sussurro parole e,
non sento risposta,
ti stringo la vita.

La tua vita è lieve,
te l'abbraccio in amore e,
non ricevo calore,
ti avvicino di fianco e,
non percepisco stupore,
ti premo le labbra.

Le labbra sono pura essenza,
ti formulo parole fraterne e,
non ricevo sensazioni,
ti chiamo con nomi diversi e,
non ti vedo voltare,
ti guardo negli occhi e,
ti ritrovo.


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martedì 22 luglio 2008

Nemesis

di Adamo Musella

Presentazione


Uscire di casa, stare fra la gente, sentire il sole sulla propria pelle, calarsi nei contesti e nelle situazioni, saper dissimulare le emozioni, vivere come se la notte potesse non avere fine…La giovinezza é anche questo: fingere di avere una forza che non abbiamo, che probabilmente non avremo mai, mentre la consapevolezza dei nostri limiti tarda a venire. Crescendo ci rendiamo conto che se la vita fosse solamente forma, sarebbe un po’ più facile evitare di soffrire. Perché in fondo ciò che é puramente convenzione ci protegge dal dolore. E sulle convenzioni, sulle regole, si fonda la vita sociale, cui non possiamo rinunciare, anche se purtroppo non ci basta: travolti dalla mistificazione, dalla ridondanza e dalla mercificazione dei contatti e delle relazioni, vorremmo amare, ma non riusciamo a credere negli altri. Soprattutto, non sappiamo credere in noi stessi, convivere con la nostra inadeguatezza, ammettere che la pace che deriva dall’unione con un altro essere umano é l’unica reale alternativa alla tortura logorante della solitudine.

Enzo & Daniela


Poesia

Seguiamo l'assunto,
e godiamoci il brio.
Invochiamo il caldo
e riscaldiamo la pelle.
Mettiamo la maschera,
e guardiamoci intorno.
Sosteniamo la forma
e assecondiamo l'ovvio.
Usiamo i numeri brevi
e contiamo il contorno.
Apriamo gli occhi
e misuriamo il risvolto.

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sabato 5 luglio 2008

Condizionale

di Adamo Musella

Presentazione

Questa presenza assenza
Invade all’improvviso e poi scompare
La fata ammaliatrice
La strega incantatrice
Volerla
Averla
Possederla
Temerla
Ma mai
Mai contenerla
Perché è come vento
Come sabbia
Come acqua
Che brucia
L’autore conosce questa presenza assenza
Eppure ne teme ancora l’ombra
Non sa chi sia
Eppure è lui che l’ha
Sognata così...

Laura


Poesia

Fata quando ti penso
maga quando mi parli.
Luce al mattino
ombra all'improvviso

Ti vorrei assaporare miele,
ma poi mi diventi amara.
Vorrei lusingarti,
ma poi mi risulti indifferente.
Ti vorrei presente,
ma poi ti voglio assente.

Vorrei, vorrei,
ma poi ti sposto al punto e accapo non ci vai...


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sabato 7 giugno 2008

Ciclo di noi

di Adamo Musella

Presentazione

Adamo è uno scultore: non scrive, cesella, è uno scultore della parola, con naturalezza, pazienza e semplicità. Il foglio è la sua materia, l'animo sensibile e l'acuta intelligenza i suoi strumenti.
Riflette, elabora, lima, un lavoratore instancabile, per offrirci il meglio come risultato. Sapientemente non dà, di proposito, "solo" la sua visione, ma ci lascia una libertà interpretativa da adattare al nostro personale sentire e proprio l'ultimo verso di "Ciclo di noi" ne è esempio. Ma prendiamoci per mano e cerchiamo di seguire il percorso creato dal nostro autore.
"Ciclo di noi": il viaggio infinito di una vita, della VITA, che parte chissà da dove, chissà quando, chissà verso che meta, sappiamo solo che aspettiamo il nostro treno, fermi in stazione, IN ATTESA.
Eccolo è arrivato, saliamo, è l'UNO: l'incontro con il nostro destino. inizia il viaggio, ne seguiamo, IN SINTONIA, il movimento.. rettilinei, curve, frenate. E' il SECONDO passaggio.
Nulla è eterno, però, si arriva sempre a un capolinea, al nostro SCIOGLIERCI, al TERZO momento, al divino, all'energia spirituale, alla chiusura di un CICLO, che è inizio del successivo, perché CICLO è anche eternità.
Ma Adamo è poeta d'amore e la sua lirica può essere anche la sintesi del sentimento più ricco e dannato che ci sia dato vivere.
Con lucidità ne ha enucleato i tratti più salienti, universalizzando ciò che tutti abbiamo vissuto.
Beviamo il caffè, aspettiamo. Lavoriamo, aspettiamo. Sogniamo, aspettiamo. Non c'è un tempo per l'incontro: avviene, in un attimo e l'attesa diventa cammino; non si è più soli, ci si scioglie, ci si perde, ci si ritrova, forse ci si trasforma in "altro" o altro si crea.... ma Adamo è libertà e "un terzo per scioglierci" lo possiamo leggere anche come un addio, un saluto, perché dopo essere stati compagni di viaggio si è scesi a fermate diverse, per proseguire su altri binari, verso altri cicli.


Marta





Poesia

Una vita passata in attesa,
un attimo per incrociarci,
un secondo per viaggiare sincroni,
un terzo per scioglierci.


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domenica 1 giugno 2008

Incontro

di Adamo Musella

Presentazione

Adamo scrive di un incontro. Un incontro al quale ero presente anch’io…Nulla potrà cancellare il ricordo di quel momento.
Momento magico…Personalmente l’ho definito “alchimia d’essenze”.
Lui è riuscito a dipingere un quadro, un grande quadro di quella giornata.
Gente attorno a un lungo tavolo, diversa, che si voleva e che si vuole bene, legata dalla passione dello scrivere.
Era come se ci fossimo conosciuti da sempre, è stato stupendo! Un momento ”forte”.
Adamo, con una dolcezza tutta sua…e naturalezza disarmanti, coglie attimi ad alta intensità, intinge la penna nel proprio cuore e ne fa dono, snocciola parole cucite fra loro da un filo d’amore. Un amore puro, universale. Un amore che si sente.
Grazie Adamo per questa tua!…grazie infinite!

Augusto

Poesia

Le mani non tremano,
gli occhi non guardano altrove,
l'ansia sola e messa in disparte.

I pensieri raccolti in fila,
animati e felici per quei visi miti.

I passi sono dei compagni in armi,
quelle sostituite da parole in libertà.

Le voci sono finalmente volti,
ieri solo immaginati,
ora divenuti foto di oggi,
ricordi futuri.

Le riflessioni si colgono,
si commentano,
si digeriscono con il vino.

Quel tavolo ci ha reso uniti,
quelle speranze ci hanno reso simili,
quelle promesse ci hanno reso forti,
quell'essere stato forse ci farà rincontrare.

A tutti noi e a quella voce pungente fuori dal coro.

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mercoledì 7 maggio 2008

Il consenso

di Adamo Musella

Presentazione


Il mio carissimo amico Adamo esprime tutto il suo carattere dolce e positivo in questa poesia volta alla speranza.

"...lascia che il passato diventi oggi...".

Sempre alla ricerca della felicità siamo noi uomini! E come non trovarla leggendo dentro noi stessi?
Adamo dice di fermarci a pensare, perché in quei brevi momenti di riflessione, potremmo davvero riordinare la confusione che attraversa il nostro cuore negli attimi di sconforto.

"...la confusione non aiuta a scegliere...".

Cerchiamo di vedere gli ostacoli della vita per quelli che sono realmente, senza ingigantirli con ansie e paure capaci solo di confonderci.

"Le onde non sono così alte se l'audacia passa in accordo a quei pensieri...".

Katie




Poesia

Quello che ora ti chiedo è ascoltarmi,
lascia che il passato diventi oggi,
riponi il tempo nel dimenticatoio,
mira al senso delle parole e
ignorane il fine se nascoste.

Le attese nascono lente,
le stagioni non perturbano l’equilibrio
quando questo nasce da un sorriso
che spegne l’Illuminismo e
mi conduce al desiderio.

Il silenzio veste l’abito buono,
non aspetta la domenica,
si presenta senza invito e,
porta solo il vino.

Le miti pause segnano il passo,
questi pensieri mal celati si alternano come
quando piove e il sole non scompare,
la confusione non aiuta a scegliere;
ombrello o calde gocce sulla mia fronte.

Le onde non sono così alte,
se l’audacia passa in accordo a quei pensieri,
che possono germogliare su terreno fertile,
crescere fiori color del cielo;
azzurro e sereno senza ritocco.


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martedì 22 aprile 2008

L'attesa

di Adamo Musella

Presentazione

L’autore, e caro amico Adamo, in questa poesia cerca di immedesimarsi nelle personalità, nei modi di pensare e agire, di una coppia di innamorati...
(... chissà quanti troveranno un po’ di se stessi in questo scritto...)
Due persone, due cuori che vivono insieme,... il susseguirsi dei giorni e di istanti,... ognuno con le proprie sensazioni ed emozioni… e queste, sono quasi identiche... si completano!
Una Lei e un Lui con dolcezza e passione, immaginano il loro Amore che, potrebbe essere, ma purtroppo, ancora non è...

Anna


Poesia

Cominciava lungo la strada in compagnia di quelle mura,

testimoni di molti ricordi e forse anche del tuo.

Ti era caro il pensiero di sorprenderlo con il nuovo giornaliero,
il piacere dei fiumi di parole che accendevano i sensi.
Ti era caro il pensiero di abituarla con fiori dai colori del momento,
il piacere di arginare i fiumi per giungere dolcemente al bivio.

Ti era caro il desiderio di provocarlo con venti di guerra,
la soddisfazione della chiamata alle armi che precede la pace.
Ti era caro il desiderio di resisterle con indifferenza diplomatica,
la soddisfazione di non essere arruolato e fare la pace.

Ti era cara l'euforia di descriverlo con pastelli tenui,
la malizia negli occhi che faceva nascere invidia.
Ti era cara l’euforia di mostrarla in foto,
la malizia del tutto assente nelle affermazioni d’invidia.

Ti era cara l’ora di chiamarlo con l’emozione della prima volta,
l’eccitazione dell’incontro preludio dolce all’unione.
Ti era cara l’ora di vederla nella bellezza di sempre,
l’eccitazione di respirare di nuovo insieme.

Mi eri cara, ti ero caro e forse stiamo ancora aspettando.

con affetto a M.V.

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lunedì 21 aprile 2008

Figlie del mare

di Adamo Musella

Presentazione


In questa suggestiva poesia rivedo le donne slovene dell’Altopiano carsico, figlie del mare, che dalla metà del XIX sec. e fino alla metà del XX sec. portavano da mangiare ai propri uomini, impegnati a lavorare nei vigneti a terrazzo o nella pesca nel golfo di Trieste da Barcola fino a Sistiana.
Le mie ave erano donne di grande temperamento, infaticabili e in prevalenza longeve, nonostante la vita non certo facile.

Già la mattina presto scendevano verso il mare Adriatico partendo dai villaggi carsici con cesti pieni di vivande, in prevalenza prodotti della generosa terra rossa del Carso.
Erano tenaci figlie del mare e ognuna di loro si portava nei cesti anche la propria storia di fatica e di abnegazione.

Erano figlie del mare che si davano forza reciprocamente intonando canti popolari o nenie che servivano loro per mantenere il ritmo del passo e l’equilibrio dei pesi portati sulla testa.

Erano grandi donne che non temevano nulla. Erano pronte a sfidare il rigore dell’inverno e il caldo intenso dell’estate.

Non si chiedevano quale significato avessero le parole ‘libertà’ o ‘padrone’.

Sapevano vivere con quel poco che donavano loro la terra natia e il mare poco distante.
Sapevano amare incondizionatamente e senza lamentarsi.

La loro è una storia finita, ma in queste donne riconosco le mie radici e attraverso loro amo la tua poesia che me le ha fatte ricordare.

Nel



Poesia

Hai mai sentito il mare?
Non è silenzio,
ma racconto d’ascoltare.
Ogni sua goccia è una storia,
tutte assieme una vita.

Sono figlie del mare,
grandi quanto il sole,
sanno reinventare la vita
senza violenza.

Sono figlie del mare,
dolci come madri,
sanno intonare canzoni
senza confini.

Sono figlie del mare,
innocenti come bambini,
sanno amare,
senza odio.

Sono figlie di nostro padre,
libere come il mare,
sanno vivere,
senza padrone

Sono figlie del mare,
non hanno segreti,
non meritano questi tamburi,
non meritano quest’odio fraterno!

Hai mai sentito un boato?
questo non è silenzio,
ma una storia finita.


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Figlie del mare by Adamo Musella is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.


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Photo: Boston Whale Watch 06 by Ingrid Yates is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

Verde

di Adamo Musella

Presentazione


Le armi strette nelle mani esprimono la rabbia
di un amore perduto
ma nascondono la speranza
di riuscire a soddisfare la gran voglia di amare.

Infatti le mani “cedono alla ragione del sorriso” e
si adoperano a riaccendere quella luce,

oramai assopita, che permette all’anima di sperare ancora.

Franco & Michela



Poesia

Allora era lieve e lontano lo sguardo su quelle ore
passate immobile davanti a quel semaforo, che ora
il ricordo di quello fugace, sulla figura senza verbo,
diviene l’inizio della fine della stasi.

Il movimento presto distanzia l’apparente,
alla ricerca di quel colore assopito nella mente,
in attesa di essere riconosciuto nella voce dell’altra.

Il tono, mai alto, dona all’altro innocenza
che si trasforma in un desiderio di pace
sebbene le armi siano ancora strette nelle mani.

Le stesse ora cedono alla ragione del sorriso
e aprendosi raccolgono il colore dell’altra
mescolandolo al proprio nella lunghezza d’onda,
che ora riconosco come via libera.

Adesso il semaforo scompare e il percorso diviene aereo
e tu luminosa, sulla tela, di un colore
ricco di speranza presente e futura che io,
attraverso i tuoi occhi, chiamo verde.



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Inverno ed estate

di Adamo Musella

Presentazione

Coraggiosa accettazione di una spiccata dualità, che contraddistingue alcuni di noi.
Adamo, ne fa tesoro e la esprime con naturalezza e sincerità, riconoscendo un dualismo che caratterizza la sua personale essenza, l'accettazione di sè è un atto d'amore verso se stessi e gli altri...
Solo un'anima sensibile e distaccata da preconcetti, carcerieri del nostro vero Io, riesce a far parlare con spontaneità la propria anima, senza paure, senza riserve...
Adamo con la sua poesia "Inverno ed Estate", è riuscito nell'intento...lascia che i sentimenti contrastanti , parlino, esprimano la gioia e l'odio, che sono racchiusi nello spirito dell'essere umano...
Riconoscersi e saperlo descrivere in forma poetica, non è da tutti, ma lui...traccia con le parole, verità che ci appartengono...
Adoro il suo scrivere,e poi... in questa dualità mi specchio con piacere, anche io..


Con affetto

Angelica



Poesia

Gli occhi debbo averli aperti per vedere l’invidia
di chi desidera cose mai possedute,
e la mia per non averti sempre avuta.

Occhi aperti per guardare l'egoismo
di chi non divide niente con nessuno,
e il mio che ti vuole solo per se.

Occhi aperti per scrutare l’odio
di chi sopporta solo se stesso,
e il mio per chi è stato prima di me.

Occhi aperti per criticare la prepotenza
di chi della forza fa virtù,
e la mia per mantenerti sempre vicina.

Occhi aperti per ricordarti
che la certezza, che chi ama odia,
è quella stessa che avvicenda inverno ed estate.



Con tanto amore alla mia T.(amore perduto) che mi ha donato tanti motivi affinché di occhi li abbia aperti invece che chiusi

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Inverno ed estate by Adamo Musella is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

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