domenica 23 maggio 2010

L'ultimo viaggio

di Adamo Musella

Presentazione

L’ultimo viaggio, quello che ci separa dalle nostre sicurezze, da ciò che conosciamo e che bramiamo solo alla minaccia della sua perdita…
la curiosità cede il passo all’arroganza e ci conduce a ricercare, nuovi limiti, nuove sfide, nuove emozioni a nutrimento di uno sconfinato narcisismo…
la cecità che ne consegue allenta legami, affetti, valori e condanna alla solitudine dell’anima...

Anna


Poesia

Era l'ora
che ricordano
i giullari
a tavola
sopra vino
e schiamazzi.

Il vento fresco
cancellava doveri
scritte regali
divenute catene dissolte
alla gloria divina,
la promessa.

Cantate sirene
Osannate tiranni

La scaltrezza
dell'uomo audace
chino alla ragione
che mira dritto
al cuore scuro sangue,
quella notte.

Nessuno
argina il filo tagliente
cadono corpi
alla chiamata dell’uomo
che irresistibile,
supera gli eroi.

Piangete donne
Ricordate poeti

La vittoria promessa
le gesta degli uomini
il divertimento degli dei
la mente fine
le mani sporche,
il condottiero.

E' l'ora
non c'è gloria
se non si può ostentare
la ricchezza
la sofferenza del vinto,
alla gente che aspetta.

Sospirate nife
Raccontate ciechi

Il ritorno
all'isola
focolare della serenità.

Deridete dei
Ricordate uomini

L'illusione
dell'uomo
che della ragione abusò.

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domenica 9 maggio 2010

Mille sfaccettature

di Monica Bartucci e Adamo Musella

Sibilline le parole
confondono l'aria
da nord a sud
dal vento al mare calmo
fin sopra ai nostri piedi nudi
immersi in un inverno che stenta
ad appassire al sole.

Parole dette asciutte
a raccontarci nei colori.
Siamo finzione e verità
uniche ed omologate
con garanzia di una vita
che al reclamo però tace.

Fuochi accesi seppur acqua cheta.
Siamo notte o giorno?
Chi siamo noi?
Forse cellule su pelle bianca
di primavere in attesa
che il fiato torni libero.

Siamo unici e tanti noi
e questo ti fa credere
di conoscermi nel vivo
che però decade alla sola
unica domanda
chi sei?
scoprendomi al tuo fianco.

O sibilline parole
nuovamente seminate confusione
la ragione è ancora sconfitta
alle porte di un attributo
che non sa più riconoscere
nella sua forma variata
dovendolo ora considerare con diversa luce.


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